Tutto quello che non c’è, in un’auto, non si può rompere : ma è vero?

La frase pare sia di Sir Henry Ford, che avrebbe risposto ad un potenziale Cliente il quale si lamentava della scarsa dotazione di accessori (che all’epoca erano davvero pochi) montati sulle Ford a disposizione dei servizi di cortesia per autista e passeggeri. Evidentemente la spiegazione filava razionalmente, a quell’epoca. Ma non certo perché le cose che mancavano si potessero rompere, ma al contrario perché tutto ciò che in quella preistoria della meccanica costituiva l’auto si rompeva con una facilità estrema. Poi, di decennio in decennio, la progettazione tecnica ed i processi di qualità industriale hanno progressivamente migliorato tutta la componentistica delle auto e la loro affidabilità. Oggi siamo arrivati di fatto ad una complessità costruttiva che pone dentro un’auto una serie infinita di parti in movimento, di servocomandi, di elettronica e addirittura telematica di bordo al servizio del perfetto funzionamento del mezzo. E’ grazie a tutto questo sviluppo tecnologico che oggi il piacere di guida e la sicurezza si sposano in modo indissolubile, e che il Driver o titolare di un’auto moderna è oggi in grado di controllare la funzionalità completa del suo mezzo attraverso la diagnostica compresa nella OBD – ECU e visualizzata dalle diverse interfacce digitali del cruscotto. Tutto questo non ci può far dimenticare però che la c.d. “fragilità” dei mezzi è semplicemente molto ridotta, ma non è stata abolita progettualmente. Come non è stato abolito il concetto di usura che ancora obbliga ad intervalli puntuali ed impegnativi di manutenzione e sostituzione. Anche perché le auto, nel corso del tempo, hanno cominciato a fare percorrenze annue sempre più elevate. Ed il problema di fondo è che il listino delle componenti di un’auto ben dotata è un listino davvero caro, in caso di interventi non programmati, o compresi da Casamadre, o addirittura accidentali.

La forza della Garanzia Convenzionale Ulteriore

E su tutto, infatti, prevale l’azione delle Garanzie – ovviamente in origine quella “casamadre” – che sono fondamentalmente un “ombrello” dal rischio malfunzionamenti ed anomalie meccaniche. Torniamo allora alla domanda sulle cose che non ci sono e non si rompono, su un’auto: e traduciamo il concetto con riferimento al mondo delle Garanzie Convenzionali Ulteriori. Quale potrebbe essere allora il criterio dell’automobilista, rispetto dunque all’acquisto – presso Commercianti professionisti – di auto con diversi anni di età e diverso grado di condizione? Intanto la risposta di un Gruppo professionale ed organizzato nel mondo delle Garanzie è quella che si configura con le nostre proposte sul mercato. A seconda dell’età e delle condizioni, e della sua dotazione tecnica, il Dealer moderno può offrire al Cliente una gamma flessibile, completa e soprattutto vicina alle esigenze dell’automobilista.

Acquisto Auto usate : perché le compri dal Privato?

Il mercato delle Auto Usate in Italia rappresenta una dimensione unica in Europa, data la passione di noi italiani per le auto e la meccanica, data la storia di Designer, Carrozzieri e di Marchi leggendari nel mondo, ed infine data la composizione del nostro Parco circolante, che offre un numero impressionante di modelli interessanti sia dal punto di vista commerciale che collezionistico.

I volumi di auto usate compravendute e soprattutto il valore complessivo degli scambi, nonostante le flessioni legate alla congiuntura economica sfavorevole, costituiscono una voce contabile importante. In aggiunta la catena dell’indotto generato dalla compravendita dell’usato (intermediazione, consulenza, attività burocratiche ed amministrative, autoriparazione, distribuzione ricambi e personalizzazioni, revisioni) genera Business per migliaia di persone e famiglie.

Cosa cerchiamo, tuttavia, nell’auto usata che intendiamo acquistare ? Gli aspetti che riteniamo di poter soddisfare possono essere, in un ordine non di importanza : l’affare, il risparmio, la più vasta scelta di offerta disponibile, il pezzo da collezione, o semplicemente la seconda auto di servizio a buon mercato. Se questa “lista della spesa” espone la serie più completa che un Usato può soddisfare, per ogni acquisto in questo tipo di mercato è fondamentale per l’acquirente la fase di analisi e valutazione delle condizioni del mezzo che sta comprando.

Come valuto l’Usato che sto acquistando ?

L’analisi di un’auto usata è fondamentale, a partire dall’esame dell’annuncio di vendita o delle informazioni nell’Autosalone : infatti una gran parte delle informazioni preliminari (immagini, dettagli, descrizione) ci permette di effettuare il primo benchmark sia con le nostre aspettative preliminari, sia con offerte corrispondenti in termini di prezzi e condizioni.

Fatta la prima “scrematura”, il Cliente – tipo del mercato Usato si riferisce spesso con un ultimo panel di offerte disponibili, delle quali alcune corrispondono necessariamente a proposte di Dealers professionisti, altre sono riservate alla compravendita tra privati. Da qui, lo diciamo oggettivamente, inizia un discrimine importante nella selezione e valutazione del successivo acquisto. Infatti, la valutazione di acquisto da un venditore privato comprenderà in primis la componente del prezzo, nella ricerca di un vantaggio in termini di minor esborso rispetto alla media delle offerte. Ciò tuttavia non è detto che si configuri, nel tempo, come un risparmio. Perché ? Semplicemente perché il privato trasferisce ad un altro privato il vero “stato di fatto” dell’auto che vende : la Garanzia Casamadre, se c’è ancora; la documentazione inerente la vita di Officina, i tagliandi ed eventuali interventi straordinari. Ed infine il privato può trasferire al potenziale acquirente la sua personale esperienza di guida di quell’auto, ammesso che si relazioni in forma trasparente……Nulla di più, soprattutto in tema di controlli di pre – consegna, di documentazione di Stato d’uso, di applicazione di Garanzie progressive (Conformità, Convenzionali Ulteriori) che sono invece prassi di un Dealer Professionista.

Quanto vale quello che compro, e quanto quel che riparo?

La domanda, che ci dobbiamo fare da automobilisti, è allora la seguente : Quanto vale quello che sto comprando? Il Dealer lo sa bene ! In America hanno un motto “la tua testa vale il casco che stai indossando”, nel senso dello stimolare i motociclisti ad acquistare caschi che, sebbene più costosi, siano di certo più protettivi. Il valore della tua auto usata, come viene protetto e tutelato? In un mare di offerta di usato sempre più tecnologico e dunque molto caro da riparare – al di fuori di eventuali coperture e Garanzie – è ancora possibile trascurare un aspetto così importante per la vita e la gestione della tua auto? Ecco la linea di discrimine possibile nella motivazione di acquisto da un Privato o da un Dealer. Il fatto che l’auto acquistata non è solo il suo involucro esteriore, il suo Brand, la sua documentazione accessoria. L’auto è soprattutto un valore, ed un valore non protetto diventa sempre un rischioso costo. La rete dei Dealers italiani, attenti alle normative che disciplinano la comprevendita attraverso i canali professionali, sono oggi in grado di proteggere il valore dell’auto venduta ad un Privato attraverso anche le Garanzie Convenzionali Ulteriori, il cui costo in percentuale del prezzo di acquisto è mediamente irrisorio ma il cui supporto in caso di malfunzionamento o guasto della componente garantita è fondamentale. Perché correre eventuali ed inutili rischi, allora ?

La prima “scrematura”

Il Cliente – tipo del mercato Usato si riferisce spesso con un ultimo panel di offerte disponibili, delle quali alcune corrispondono necessariamente a proposte di Dealers professionisti, altre sono riservate alla compravendita tra privati. Da qui, lo diciamo oggettivamente, inizia un discrimine importante nella selezione e valutazione del successivo acquisto. Infatti, la valutazione di acquisto da un venditore privato comprenderà in primis la componente del prezzo, nella ricerca di un vantaggio in termini di minor esborso rispetto alla media delle offerte. Ciò tuttavia non è detto che si configuri, nel tempo, come un risparmio. Perché ? Semplicemente perché il privato trasferisce ad un altro privato il vero “stato di fatto” dell’auto che vende : la Garanzia Casamadre, se c’è ancora; la documentazione inerente la vita di Officina, i tagliandi ed eventuali interventi straordinari. Ed infine il privato può trasferire al potenziale acquirente la sua personale esperienza di guida di quell’auto, ammesso che si relazioni in forma trasparente……Nulla di più, soprattutto in tema di controlli di pre – consegna, di documentazione di Stato d’uso, di applicazione di Garanzie progressive (Conformità, Convenzionali Ulteriori) che sono invece prassi di un Dealer Professionista. La domanda, che ci dobbiamo fare da automobilisti, è allora la seguente : Quanto vale quello che sto comprando? Il Dealer lo sa bene !